VIAGGIO ATTRAVERSO GLI OCCHI DI OSHO
30 GENNAIO ~ 12 FEBBRAIO
È un viaggio nel cuore spirituale dell’India, che segue le tracce e l’energia di Osho fino alla meraviglia e al silenzio. Ogni tappa è scelta per la sua bellezza e per il suo significato nella vita di uno dei più grandi maestri spirituali di questa epoca. È un’esperienza di gruppo, ma anche un cammino personale di ascolto e apertura, un invito a lasciarsi toccare e trasformare interiormente dai luoghi e dalle persone.
AFFRETTATI, I POSTI SONO LIMITATI!
La conferma dell’adesione va data entro il 20 Ottobre.
IL PROGRAMMA GIORNO PER GIORNO
- 30 Gennaio: Italia–India
Partenza in serata da Milano-Malpensa. Pernottamento a bordo dell’aereo. - 31 Gennaio: Delhi
Arrivo a Delhi nel pomeriggio.
Marga, accompagnatrice e traduttrice per tutto il tour, riceverà il gruppo all’aeroporto.
Trasferimento in hotel, riposo, aperitivo e cena tutti insieme.
Hotel: Ashok Country Resort
- 1 Febbraio: Agra
Al mattino, partenza per Agra con pulmino privato con guida indiana che parla italiano.
Visita al Taj Mahal e verso il tramonto visita ai Giardini Mehtab Bag, da dove potremo osservare il Taj Mahal che si riflette sul fiume Yamuna.
Hotel: The Retreat

Il Forte Rosso di Agra
- 2 Febbraio: Agra
Al mattino, visita al Forte di Agra e dopo pranzo escursione alla “città fantasma” di Fatehpur Sikri. Se il tempo lo permetterà, visita al Baby Taj Mahal.
Cena presto e visita serale al Taj Mahal con la Luna Piena.
Hotel: The Retreat

Una suggestiva immagine del Taj Mahal in una notte di Luna Piena (foto del sito ufficiale)
- 3 Febbraio: Agra–Khajuraho
Trasferimento alla stazione per prendere il treno del mattino per Khajuraho.
Arrivo nel primo pomeriggio e trasferimento in hotel.
Prima escursione: Tempio delle 64 Yogini al tramonto.
E qui inizia il viaggio nel viaggio…
Quando Osho andava a Khajuraho, la sua guida era il giovane Ganga, allora solo un ragazzino, che lo faceva entrare nei templi a qualsiasi ora del giorno e della notte….
Ganga, conosciuto al giorno d’oggi come SwamiJi, vive ancora a Khajuraho e possiede uno dei migliori hotel del luogo, l’Harmony, dove alloggeremo, saremo accuditi dallo staff e assaporeremo la gustosa cucina locale. L’Harmony non è solo un albergo, ma anche un centro di meditazione che ospita ogni anno ritiri e campi di meditazione e tutti i membri del personale conoscono Osho e la meditazione.
A Ganga, durante le sue visite guidate, Osho rivelò molti dei significati nascosti di questi templi, facendogli sperimentare i punti energetici più forti e lo introdusse agli insegnamenti del grande maestro Gorakh. Ganga oggi è molto anziano, ma ci accompagnerà in una visita ai templi e soprattutto in una meditazione guidata al Tempio delle 64 Yogini dove l’energia è particolarmente intensa. Ganga è un narratore meraviglioso e condividerà con noi le sue storie, il suo amore per Osho e alcuni degli insegnamenti da lui ricevuti.
Hotel: Harmony
- 4–5 Febbraio: Khajuraho
Nei giorni a Khajuraho non seguiremo un programma prestabilito, ma ci lasceremo andare al flusso degli eventi, godendoci la magia dell’India e della meravigliosa energia del luogo.
Avremo del tempo a disposizione per meditare con tranquillità nei templi tantrici, di trovarci insieme al gruppo per condividere le nostre esperienze, esteriori e interiori, andremo in visita ai templi giainisti, avremo modo di partecipare a dei semplici rituali del luogo e di fare compere nei negozi tipici.
Hotel: Harmony

Khajuraho: un particolare delle sculture marmoree
- 6 Febbraio: Khajuraho–Bhedaghat
Al mattino, partenza per Bhedaghat con pulmino privato. Pranzo durante il viaggio, che durerà circa 5-6 ore. All’arrivo all’Hotel Narmada Vatika saremo ricevuti da Swami Anil, sannyasin che sarà il nostro riferimento e guida per i giorni a venire.
Hotel: Narmada Vatika
- 7 Febbraio: Bhedaghat
Bhedaghat è un posto magico e meraviglioso sul fiume Narmada, a circa 20 km da Jabalpur, dove si possono ammirare scenari suggestivi, come le famose Marble Rocks che costeggiano altissime il fiume e le sue grandi Cascate. Sono luoghi che Osho ha visitato e che ha descritto nei suoi discorsi.
Noi li esploreremo ampiamente e saranno anche luoghi in cui meditare… Faremo anche una o forse due escursioni in barca in un tratto tranquillo del fiume, circondati dalle meravigliose scogliere, una delle quali notturna se la visibilità sarà sufficiente.
Visiteremo anche dei bellissimi templi e parteciperemo a una cerimonia sulla riva del fiume. Se saremo fortunati avremo il privilegio di incontrare degli amici speciali…
Hotel: Narmada Vatika

Le maestose cascate formate del fiume sacro Narmada
- 8 Febbraio: Jabalpur
Nel cuore della città visiteremo l’albero Maulshree nel Parco Bhanvar Tal dove Osho si è illuminato all’età di 21 anni e se sarà possibile anche una stanza dove Osho viveva in affitto in quel periodo.
Successivamente andremo in visita all’Università dove Osho insegnava filosofia e dove si trova ancora la sedia destinata a lui in sala professori e il registro dei numerosi libri che prendeva in prestito alla biblioteca.
Sulla via del ritorno ci recheremo al Centro di Osho Amritdham Devtal Ashram dove faremo merenda.
Hotel: Narmada Vatika
- 9 Febbraio: Bhedaghat–Kuchwada–Gadarwara
Visita al villaggio natale di Osho, Kuchwada, in cui visse i suoi primi 7 anni, insieme ai nonni materni. Alcuni anni fa, Swami Satya Tirth Bharti e un gruppo di sannyasin giapponesi hanno acquistato la casa natale di Osho e l’hanno riportata al suo stato originale.
Visiteremo la casa e il villaggio, scoprendo una zona dell’India impossibile da trovare nei normali itinerari turistici.
Hotel: Surabhi Palace

La casa natale di Osho a Kuchwada
- 10 Febbraio: Gadarwara–Bhedaghat
Dopo la morte del nonno, Osho si trasferì con sua nonna a Gadarwara, dove vivevano i suoi genitori. Qui visiteremo la sua scuola, la biblioteca e il negozio di stoffe che apparteneva ai suoi genitori e che ora appartiene a un suo parente. Se sarà possibile andremo a vedere anche il ponte ferroviario da dove Osho fece un suo famoso tuffo nel fiume.
Swami Narendra Bodhisattva e Ma Amrit Mukti, due vecchi sannyasin, hanno fondato a Gadarwara, vicino al fiume Narmada, un Centro di Osho nel luogo in cui Osho ebbe un satori all’età di 14 anni.
Rientro a Jabalpur.
Hotel: Jabali Palace/Shawn Elizey.

Il negozio di sari della famiglia di Osho
- 11 Febbraio: Jabalpur–Delhi
Al mattino avremo ancora l’opportunità di fare gli ultimi acquisti a Bedhaghat e salutare questo luogo magico e incantevole.
Al pomeriggio prenderemo il volo per Delhi dove passeremo insieme l’ultima serata.
Hotel: Ashok Country Resort
- 12 Febbraio: India–Italia
In mattinata trasferimento all’aeroporto internazionale per prendere il volo di rientro in Italia.
NOTA BENE: Il programma potrà ancora subire dei cambiamenti.
Prima della conferma faremo uno o più incontri ZOOM con Marga e alcuni dei partecipanti ai viaggi precedenti per rispondere a tutte le domande e comunicare alcune informazioni, consigli e dettagli importanti.
Prima del viaggio è consigliato leggere il libro di Osho Bagliori di un’infanzia dorata, Edizioni Mediterranee, in vendita su Macrolibrasi e Oshoba, in cui Osho parla di alcuni momenti salienti della sua vita in alcuni dei luoghi che visiteremo.
CREDITI: TUTTE LE FOTO SONO STATE SCATTATE DAI PARTECIPANTI, ECCETTO DOVE INDICATO DIVERSAMENTE
PER AVERE ULTERIORI INFORMAZIONI E PRENOTARE:
Scrivi a Marga, organizzatrice, accompagnatrice e traduttrice: margajee@gmail.com
Oppure contattala via WhatsApp: 0091 9503332918
Marga Eleonora Scroppo è sannyasin dal 2000 e vive in India dal 2004. Traduttrice di numerosi libri di Osho e capo redattrice della rivista Osho Times, ha maturato una conoscenza profonda sia dei luoghi toccati dal viaggio sia delle persone che i partecipanti incontreranno lungo il cammino. Ha visitato più volte gli stessi itinerari sui quali ora accompagna le persone, portando con sé esperienza diretta e sensibilità spirituale. In qualità di accompagnatrice seguirà il gruppo con attenzione e dedizione e guiderà anche due o più incontri orientativi e informativi su Zoom, sia prima della conferma che in preparazione alla partenza.

Leggi alcune testimonianze
“Ammutolisci davanti al Taj Mahal nella sua eterica bellezza. Vivi la fama dei templi tantrici di Khajuraho. Ma la seconda parte del viaggio è un viaggio dell’anima: le scuole frequentate da Osho, la biblioteca, la poltrona intatta, l’albero sotto cui si è illuminato, la casa della sua infanzia. Per chi si sente in comunione con Lui, la gratitudine di calcare quei suoi passaggi umani spegne le parole”. Dhyan Amodini
“Viaggio a pieni voti. Posti fantastici dove il Maestro è nato, cresciuto in tutti sensi, ha realizzato la propria natura e svolto tante, anche bizzare, attività. Ho desiderato fortemente questa esperienza e, come sempre, la mia intuizione mi ha portato dove dovevo essere (ho deciso in pochi secondi di accodarmi al gruppo). Impossibile descrivere cosa sia accaduto dentro di me. Le varie avventure e condizioni non hanno mai minimamente influenzato il mio percorso; arrendersi e godersi i posti, i personaggi, le avventure e le varie emozioni sono rimaste dentro di me”. Prabhakar
“Sono trascorsi quasi dieci anni da quella fantastica esperienza che è stata il Viaggio in un’infanzia dorata. Non si trattava solo di andare a visitare i luoghi dove Osho ha vissuto, ma di entrarci dentro totalmente proprio per farne esperienza, per vivere in prima persona quelle sensazioni che già l’omonimo libro trasmette. In più, l’incontro con persone che hanno avuto la possibilità di vivere il proprio quotidiano con Osho; da qui aneddoti, racconti, ricordi… ma, soprattutto, il percepire cosa possa fare il vivere vicini a un maestro illuminato. Ricordo ancora gli sguardi penetranti di alcune di queste persone, ne ricordo la calda accoglienza in un ambiente dove, fuori, era facile venir osservati come i “diversi”, quelli da fotografare, quelli da incontrare, da toccare, perché lì eravamo noi gli esotici… Un’umanità a tutto tondo, accogliente, sapida, ricca di sapore come i cibi che mangiavamo, colorata come i sari che continuamente vedevamo, calda e dolce come il masala chai che a più riprese bevevamo. Ecco, scrivendo queste righe, nemmeno un giorno è passato: mi risento lì, attorniato da tutto quel continuo stupore, da quell’incredibile anelito a voler andare avanti”. Nurýa

L’albero sotto il quale Osho si è illuminato a Jabalpur accoglie il primo gruppo di viaggiatori, nel 2014.
Leggi due brevi risposte di Osho sul viaggio in India
La vera India è una ricerca nell’anima più recondita dell’uomo:
non la geografia, non la storia politica, ma il viaggio interiore.
Il viaggio della meditazione è la vera India.
Mahavira, Buddha, Krishna, Cristo e Nanak rappresentano la vera India.
E io porto l’eredità di tutti loro e molto di più.
Osho
Osho,
sono stata in India molte volte, ma questa volta sono qui come ricercatrice spirituale. Ho perso la mia strada in Inghilterra e spero di ritrovarla qui…
La troverai, la troverai. La ricerca in se stessa è molto, molto bella: che tu riesca a trovare o meno, è secondario. Stai cercando e questa è la cosa importante, perché alla fine è proprio la tua ricerca che diventa la strada.
Non esiste una strada al di fuori della tua ricerca. L’intensità della tua ricerca diventa la tua strada. Anzi, l’idea stessa di una strada è fallace. Ti dà l’idea che la strada esista già da qualche parte e che tu debba solo percorrerla.
Questo non è vero: non esiste una strada già pronta. Mentre cammini, crei la tua strada e ogni individuo percorre la sua. Non esiste un sentiero pubblico né esistono superstrade, non esistono autostrade centrali.
Quando sbagli strada, significa semplicemente che sei inconsapevole. Quando sei consapevole, sei sulla giusta strada. La consapevolezza è giusta e l’inconsapevolezza è sbagliata.
Quando, nella tua vita, ti senti un po’ assonnato, annebbiato e perdi la chiarezza; quando non sai cosa stai facendo, o perché esisti, stai sbagliando strada, tutto qui.
Quando riacquisti la tua chiarezza, la tua visione e riesci di nuovo a vedere attraverso le cose, ritrovi anche il sentiero. Non è qualcosa di esterno a te. È qualcosa dentro di te, una focalizzazione interiore di energia.
La ricerca è sufficiente. C’è un detto di Gesù: “Chiedi e ti sarà dato, bussa e ti sarà aperto, cerca e troverai”. In realtà le porte non sono mai chiuse. Sono sempre aperte, solo che non hai mai bussato. La risposta è già lì, solo che non hai mai fatto la domanda. E ciò che stai cercando è già presente in te, solo che non hai ancora guardato.
Quindi una ricerca intensa, una ricerca sincera, diventa la via. E se non arrivi a capirlo, smarrirai continuamente la strada! Perché quella strada che pensi di aver trovato non è la vera strada. Una vera strada non può essere persa. Ciò che può essere trovato e perso non è mai stato trovato veramente.
E per trovare la vera strada non hai bisogno di andare da nessuna parte. Devi solo essere dentro, andare dentro. Questa è la vera India: il tuo essere interiore.
L’India non è solo geografia. Se vai a “visitare” l’India stai sprecando il tuo tempo. L’India è uno spazio interiore, è solo un termine simbolico per lo spazio interiore. Quando inizi a viaggiare dentro te stesso, hai fatto un passo verso l’India. Quindi chiunque raggiunga se stesso diventa indiano… 1
Osho,
prima di iniziare il lavoro coi gruppi vorrei viaggiare per l’India…
Prima i gruppi. Poi avrai una visione migliore dell’India, avrai un atteggiamento migliore. Altrimenti puoi viaggiare e vedere sempre le stesse cose, niente di che. Vedrai solo un paese molto, molto arretrato e ti sentirai solo infelice, nient’altro.
Prima vai un po’ più in profondità, esplora prima il paese interiore: trova qualcosa lì e poi parti. L’India ha misteri profondi, ma ci vogliono occhi per vederli. Altrimenti vedrai gli edifici e in Occidente esistono edifici migliori. Vedrai le strade e in Occidente ci sono strade migliori. Tutto ciò che puoi vedere, in Occidente è migliore. E ti sentirai semplicemente defraudato. Perché andare qua e là, viaggiando su treni affollati e patendo inutilmente mille scomodità?
Quando avrai uno sguardo meditativo, vedrai qualcosa che non esiste in Occidente. Allora sarai arrivato in India… Sta scomparendo anche da qui, l’Occidente è troppo opprimente.
È sempre così: il grossolano è più potente del sottile. Se sbatti un fiore contro una roccia, è il fiore a perdere, non la roccia. E c’è uno scontro tra i valori spirituali e i valori materialisti, naturalmente saranno i valori spirituali a soffrire, stanno soffrendo molto.
L’Oriente non è più Oriente, solo frammenti qua e là. Da qualche parte troverai alcune persone che sono ancora orientali, alcuni luoghi che sono ancora orientali e alcuni spazi dove puoi avere un contatto con la vera India… Altrimenti l’India è una leggenda, un mito. È solo un pallido riflesso dell’Occidente. Se vai adesso, troverai solo un misero riflesso dell’Occidente e naturalmente è meglio vedere l’originale che vedere il riflesso; il riflesso è privo di significato.
Quindi, prima raggiungi una certa visione, un approccio diverso, un modo diverso di guardare la realtà. E poi ti dirò dove andare, perché viaggiare ovunque non ha senso.
I turisti continuano ad andare ovunque. Le guide li portano nei luoghi turistici.
Lascia che io sia la tua guida e quando sarai pronto ti dirò di andare. Prima entra in sintonia, preparati. Impara il linguaggio, il linguaggio del cuore, il linguaggio dell’intuito, piccoli scorci. Poi potrai partire e io ti dirò dove andare.
Sì, nascosta ancora da qualche parte, la corrente sotterranea esiste, ma non è più così evidente, non è più in superficie. È andata sottoterra, doveva andare sottoterra. In superficie sarebbe stata uccisa e distrutta. Non può sopravvivere in superficie, può sopravvivere solo nascondendosi.
Quindi ti manderò nei luoghi dove si nasconde la vera India e allora avrà un significato, un’importanza, e aiuterà la tua trasformazione… 2
Testi di Osho tratti da:
- Hammer on the Rock #13
- The No Book (No Buddha, No Teaching, No Discipline) #10